LA TAVOLA DEL NATALE

La guida alla mise en place di Natale di Csaba dalla Zorza

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La tavola nella stagione delle feste

Per me il Natale inizia con un rituale che resta immutato da molti anni ormai. Il primo di dicembre la casa si veste a festa iniziando dalla luce: faccio spazio per qualche candelabro in più, tiro fuori dal mobile della sala i bicchierini dorati con dentro le piccole candele, da sparpagliare ovunque ci sia posto. Regolo l’illuminazione in modo che crei atmosfera. E, soprattutto, cambio il profumo dell’ambiente domestico iniziando a usare le candele che sanno di pino e di cannella, con qualche accento di chiodo di garofano: il profumo della mia casa a Natale. La cucina si adegua allo spirito delle feste e inizia a sfornare biscotti profumati, qua e là iniziano ad arrivare nastri rossi e dettagli che ricordino a tutti gli abitanti della casa che è un periodo speciale. Ma ciò che fa la vera differenza è la musica: le canzoni natalizie accompagnano ogni momento della mia giornata.

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Definire lo stile

A Natale la tavola è al centro dell’attenzione: impara l’arte di apparecchiarla e rendila unica e speciale. Sebbene il periodo delle feste ci conceda la possibilità di abbondare con la decorazione, definire lo stile della tavola inserendola nella coreografia della stanza e abbinando i suoi colori all’ambiente è il primo passo per non sbagliare. In una sala da pranzo minimalista, una tavola troppo decorata stonerebbe. Allo stesso modo, in una sala da pranzo classica, l’apparecchiatura potrà concedersi qualche dettaglio importante in più. Per non sbagliare – sotto la tovaglia ci vuole un mollettone. Non solo per proteggere il tavolo, ma per creare un’imbottitura che renda la tovaglia più bella e attutisca i rumori dei piatti.

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Come scegliere e usare la tovaglia

La tovaglia su una tavola formale deve essere preferibilmente in tinta unita. Se ha dei decori, siano ricamati o realizzati con il filato, non stampati. I tovaglioli devono essere coordinati, grandi e piegati a rettangolo, posti alla sinistra del piatto. Le tovaglie in lino sono le più eleganti, oggi se ne trovano anche bordate in velluto, bellissime per le feste. In ogni caso, si avrà cura di stirarle bene, finendo il lavoro sul tavolo, sopra il mollettone, per togliere le “pieghe dell’armadio”. Se si ha una tovaglia in pizzo o con decori all’uncinetto, sotto si metterà una tovaglia in tessuto tinta unita a contrasto, per far risaltare il decoro. Quando si apparecchia a casa la tovaglia non si sceglie lunga sino a terra, ma con una caduta più comoda. Considerate circa 25 cm per lato (per una caduta standard) e sino a 50 cm per lato per una caduta più elegante.

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Sottopiatti e accessori

Sulla tavola elegante è preferibile disporre i sottopiatti. Non devono necessariamente essere in argento, e neanche per forza uguali al servizio in porcellana: posso essere anche in vetro, in alpacca o in materiale acrilico, purchè di buon gusto e coordinati al servizio di piatti. Il sottopiatto si apparecchia a 2,5 cm circa dal bordo della tavola e delimita il “posto tavola”. Sopra va posizionato sempre un piatto piano (non si può mai mettere sul sottopiatto direttamente la fondina). Sul piatto piano si mette un altro piatto solo se la prima pietanza (antipasto) arriva su un piatto da portata. Se arriva già nel piatto, si lascia il piatto piano vuoto e libero per accogliere il piatto con la prima pietanza.

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Posate e bicchieri

A destra del sottopiatto vanno i coltelli (con la lama verso il sottopiatto) e i cucchiai. A sinistra vanno le forchette. Se prevedete ostriche (non si sa mai) sappiate che la forchetta per le ostriche va a destra (è l’unica). Le posate si dispongono ai lati del piatto in modo che siano utilizzate in sequenza, partendo dall’esterno e procedendo verso l’interno. Se ne mette una per ciascuna portata e vanno allineate alla base. Quanti bicchieri ? Non c’è una regola, ma il buon senso dice: al massimo 3. Di più risulta davvero scomodo. Un tumbler per l’acqua, un calice da vino rosso, un calice da vino bianco. Se avete un solo vino, mettete due bicchieri. La flûte? Non va a tavola: le bollicine si dovrebbero usare solo per brindare.. I bicchieri si dispongono in alto sulla destra, sopra i coltelli, in un gruppo ordinato che ponga davanti il tumbler da acqua e dietro i calici.

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Il pane e il suo piattino

Per la tavola di Natale è bene prevedere anche l’uso del piattino del pane. Si mette in alto a sinistra, sopra le posate. Di solito è dello stesso materiale del sottopiatto, oppure del servizio di piatti. Se si prevede burro in accompagnamento, mettete sopra il piattino l’apposito coltellino, con la lama rivolta verso il piatto. Da ricordare che il pane arriva in tavola con il secondo, e non è previsto con il primo. Sarebbe dunque meglio prevedere un antipasto che non preveda l’accompagnamento con il pane Il pane si può comunque sia far trovare direttamente sul piattino, sia mettere in tavola dentro al suo cestino (senza la pinza). I padroni di casa non distribuiscono il pane, come avviene al ristorante. I commensali si passano il cestino e si servono, prendendo con la mano solo il pezzo che scelgono, senza indugi.

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Le decorazioni

Come si presenta la tavola al momento in cui gli ospiti si siedono? Apparecchiata con tutto quello che serve per la decorazione (che non si potrà togliere) e con le candele accese se è una cena. A pranzo le candele non si mettono mai e in nessun caso si possono disporre delle candele se restano spente. Se la tavola è ampia e lo permette, disponi le candele in uno o due candelabri oppure porta candela singola, a stelo. Scegliendo diverse altezze, l’effetto scenografico sarà migliore.

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Il centrotavola

Il centrotavola è oggetto di mille rivisitazioni in questi anni, ma sulla tavola formale è sempre il benvenuto – purché sia basso (non deve ostruire la vista) e senza profumo (non deve interferire con il cibo). Come sceglierlo? Fresco è sempre meglio, diffuso (ossia utilizzando diversi vasetti) è più facile da realizzare e anche più bello.

Anche i segnaposto possono servire a dare una certa verticalità: vanno bene i classici animaletti in metallo dorato o argentato, con il bigliettino infilato nell’apposita fessura, ma si può essere più originali legando il biglietto con un piccolo nastro a un oggetto in argento o in porcellana. Una nota a parte meritano poi i condimenti e le salse. Natale è il momento perfetto per far uso di antiche ménagère e salsiere in argento o porcellana. Si mettono sulla tavola al momento in cui arriva il secondo e si ritirano alla fine dello stesso.